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Il professor Silvio Laureti della U.O. Chirurgia del Tratto Alimentare ed Urgenze dell’IRCCS Policlinico Sant’Orsola – Malpighi, coordinatore dello studio: “Con questo studio siamo vicini a testare una terapia risolutiva per questa grave complicanza”

Bologna, 6 marzo 2024 – Si avvia alla conclusione l’arruolamento dei pazienti del trial clinico ATTIC, lo studio multicentrico tutto italiano, coordinato dall’IRCCS Policlinico Sant’Orsola-Malpighi di Bologna, in collaborazione con l’Ospedale Luigi Sacco di Milano, l’Azienda Ospedaliero Universitaria Careggi di Firenze, l’IRCCS Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli di Roma, l’Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II di Napoli e l’IRCCS Istituto Clinico Humanitas.

Il trial clinico, randomizzato in doppio cieco, conta ad oggi 78 pazienti arruolati, sugli 80 previsti, tutti affetti da malattia di Crohn – che hanno sviluppato, quale conseguenza del processo infiammatorio della patologia, una fistola perianale complessa -, e tutti multiresistenti alle terapie standard fino ad oggi utilizzate, quali farmaci biologici sistemici o locali e intervento chirurgico. Obiettivo dello studio è sottoporre una parte di questi pazienti a trapianto tissutale, mediante infiltrazione di tessuto adiposo autologo microfratturato, attorno alla fistola e valutarne l’efficacia a distanza di 24 settimane. L’intera procedura di prelievo, microframmentazione e somministrazione di tessuto adiposo avviene in un unico tempo chirurgico, facilitando pertanto l’organizzazione pre-operatoria e il successivo decorso del paziente.

“Siamo molto soddisfatti del risultato raggiunto dall’avvio dello studio, lo scorso marzo, fino ad oggi. Ormai solo 2 pazienti ci dividono dall’obiettivo finale di testare una nuova alternativa terapeutica, per dare una speranza ai pazienti refrattari alle terapie standard (i dati della letteratura ci dicono che solamente il 55/60% dei pazienti affetti da malattia perianale di Crohn risponde ai trattamenti standard attualmente conosciuti). È fondamentale sottolineare l’impatto clinico, sociale ed economico della Malattia di Crohn, una patologia cronica che produce una notevole sofferenza, sia fisica che psicologica, nei pazienti che ne sono affetti, insieme a importanti limitazioni nelle loro attività quotidiane, sociali e lavorative, e che sta interessando sempre più giovani e giovanissimi. Lancio quindi un appello a uomini e donne, di età superiore a 18 anni, affetti da malattia di Crohn, che abbiano sviluppato una fistola perianale complessa e che siano multiresistenti alle terapie standard: unitevi ai nostri sforzi nel sogno, molto concreto, di aprire nuove speranze per una cura definitiva di questa terribile complicanza, ha dichiarato il principal investigator e coordinatore dello studio, il professor Silvio Laureti, Associato di Chirurgia generale dell’Università di Bologna, della U.O. Chirurgia del Tratto Alimentare ed Urgenze dell’IRCCS Policlinico Sant’Orsola – Malpighi, diretto dal professor Gilberto Poggioli.

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